Concludiamo questa pagina dedicata a Saint-Germain con un sonetto su "La Creazione", apparso in una raccolta poetica, pubblicata dal libraio-scrivano, Mercier, di Compiègne. Il carattere di questo testo è decisamente ermetico e si dice che l'originale sia della stessa mano del conte Maestro:
Curioso scrutatore della natura intera,
ho conosciuto dell'universo il principio e la fine,
ho visto l'oro in potenza in fondo alla sua miniera,
ho carpito la sua natura e sorpreso il suo fermento.
. Spiegai per quale processo l'anima nel grembo di una madre,
fa la sua casa, la trascina, e come un seme di vite
messo vicino a un chicco di grano, sotto l'umida polvere;
l'uno pianta e l'altro ceppo, sono il pane e il vino.
Niente c'era, Dio volle, niente diviene qualche cosa,
ne dubitavo, cercai su cosa l'universo posasse,
nulla conservò l'equilibrio e servì da sostegno.
Infine, con il peso dell'elogio e del biasimo,
Io pesai l'Eterno, Egli chiamò la mia anima
Io morii, L'adorai, non seppi più nulla.
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