Anche se la croce cristiana per il cristianesimo è legata a Gesù Cristo, la vera croce "Cristica" è invece la croce greca. Formata da quattro aste di uguale misura (infatti è detta anche croce quadrata) che si attraversano ad angolo retto. Talora possono essere barrati a forma di quattro tau. In architettura l'incrociarsi di navata e transetto conferisce alle chiese una pianta a croce. Si parla di pianta a croce greca per le chiese in cui la navata e il transetto hanno la stessa lunghezza e s'intersecano a metà della loro lunghezza. La pianta a croce greca è tipica dell'arte bizantina. Un famoso esempio di chiesa a croce greca è la Basilica di San Marco di Venezia.
La croce è un simbolo che fu usato da tutti i crociati e, in modo particolare, da tutti gli ordini militari nati in Terrasanta. Pare che inizialmente quella utilizzata dai Templari fosse patriarcale, con due braccia orizzontali su uno verticale, abbandonata però in seguito a favore della semplice croce rossa in campo bianco, a simboleggiare il loro sacrificio, simile a quello di Cristo, e la purezza dei loro cuori. La croce templare fu adottata dai Cavalieri Templari e in seguito dai Cavalieri Teutonici.
Un'altra forma interessante è quella della Croce di Gerusalemme, formata da una croce greca potenziata di colore rosso su sfondo bianco cantonata da quattro croci più piccole e conosciuta anche con il nome di croce di Terra Santa o croce di Goffredo, è il simbolo della Custodia di Terra Santa. Fu adottata anche come stemma dell'Ordine gerosolimitano: al centro campeggia la croce di Goffredo, formata quindi da cinque croci, cinque come le piaghe di Cristo, una grande centrale e quattro piccole inserite nei quarti delimitati dai quattro bracci. Il colore è rosso sangue per ricordare la crocifissione, ed è contornato dall'oro radioso della resurrezione. Il motto, in un latino medievale popolare, è quello della crociata: "Deus lo vult". La croce di Goffredo di Buglione è sicuramente l'emblema cavalleresco cristiano più antico e fu innalzato sulle mura di Gerusalemme nel giorno della sua conquista.
C'è poi la Croce ansata, definita dei Faraoni e degli Dei (sopra, al centro, ha una specie di occhiello). La Croce ansata, detta anche "La Croce del Nilo" perché la si ritrova spesso scolpita sui monumenti egiziani, rappresentava la Segreta Saggezza, non soltanto per gli antichi Egiziani, ma anche per i Fenici, Caldei, Messicani e Peruviani. Con il passare del tempo i simboli sacri si fecero più complessi e complicati. Nell'epoca egizia, i simboli erano diventati così numerosi e talmente complessi che neppure la metà dei sacerdoti li riusciva a comprendere. Perfino le piramidi dell'Egitto e del Messico sono dirette come i bracci di una croce, verso gli stessi punti di direzione astronomica. La linea dei centri è sul meridiano astronomico, ben conosciuto sia dagli egiziani che dal popolo dei maya. Sebbene la croce sia normalmente un simbolo bidimensionale, talvolta le si aggiunge un secondo polo orizzontale, perpendicolare a quello esistente. Questo tipo di croce decora le cupole e i campanili delle chiese, per esempio russe. Il polo verticale da solo, non è un simbolo abbastanza forte da rappresentare la discesa continua, o meglio l'immanenza, di Dio nell'umanità e l'ascesa dell'uomo. L'aggiunta del raggio orizzontale pone la connessione sovrannaturale di cielo e terra nel contesto della comunità liturgica, riunita attorno all'asse dell'ascesa. In altre parole, mentre l'asse verticale da solo afferma che "c'è una connessione tra cielo e terra", aggiungendo l'asse orizzontale l'affermazione precedente è modificata a significare "c'è una connessione tra cielo e terra, ed è offerta al mondo intero".
Un'altra forma particolarmente importante è quella della cosiddetta "Croce Runica" o "Croce Celtica" alla quale non vi è attribuito tanto un valore religioso quanto di vero e proprio "strumento". Nel 1997 Crichton Miller (un qualificato velista e navigatore con un interesse per la storia antica e le religioni )fece una sorprendente scoperta che avrebbe cambiato per sempre le nostre concezioni del passato storico e religioso. Per dimostrare il suo punto di vista, ha avuto la fortuna di scoprire lo strumento che gli antichi utilizzavano per misurare le stelle e il pianeta su cui viviamo. Lo strumento di navigazione che oggi viene chiamato "sestante" trae le sue origini proprio da quella che noi chiamiamo croce celtica. Questo strumento è in grado di dire il tempo, trovare la latitudine e la longitudine, misurare gli angoli delle stelle, predire i solstizi e gli equinozi e misurare la precessione degli equinozi. Lo strumento può anche trovare l'eclittica così come i poli Nord e Sud, può costruire le mappe e le carte, servire alla progettazione delle piramidi e dei cerchi di pietre e, quando viene utilizzato in combinazione con quei siti osservatorio, è in grado di registrare e prevedere i cicli della natura. Questa croce è dunque un tesoro marittimo di sapienza e fu probabilmente uno strumento essenziale per la costruzione e la progettazione delle piramidi. Furono scoperti i resti di questo tipo di croce, nascosti dalla Casa di Amen nella Grande Piramide di Khufu a Giza. Questa sorprendente croce è in grado di misurare gli angoli con una precisione di tre minuti d'arco. Ci sono studi che riportano che la croce sia molto più antica delle piramidi poiché è anche responsabile per la costruzione dei cerchi di pietre del Neolitico in Europa, che precedono le piramidi di migliaia d'anni. Fu inoltre scoperto che questa conoscenza è stata tenuta segreta dai Templari e altre "società segrete" attraverso il Medioevo. Questo grande segreto probabilmente condusse alla distruzione della civiltà amerindia da parte dei Conquistadores, quando essi scoprirono che i Maya misuravano le stelle con un oggetto a forma di croce, chiamato "Strumento del potere". Questo oggetto è in grado di misurare tutti i possibili angoli. Accoppiato con una sufficiente conoscenza astronomica, rivela come gli antichi misurassero il tempo tramite le posizioni delle stelle, del Sole, della luna, dei pianeti, e il modo in cui utilizzavano queste misurazioni per navigare gli oceani del mondo.